Divieti e dissuasioni. Come bloccare il cammino delle donne verso la parità

La  parità di genere si riferisce all'uguaglianza di diritti, responsabilità e opportunità. Non si tratta di rendere tutti uguali, bensì di garantire che i diritti, i doveri e le opportunità non siano determinati dal sesso o dal genere delle persone. 

È stata fatta molta strada per la parità ma ne rimane ancora tanta da fare. Renata Borgato ne ha scritto in un nuovo libro - Divieti e dissuasioni. Come bloccare il cammino delle donne verso la parità - che non racconta la storia delle donne che, in qualche modo, hanno avuto visibilità, donne i cui meriti personali hanno potuto esprimersi grazie a una collocazione sociale ed economica favorevole ma quella di tutte le altre, presenze invisibili, che non hanno lasciato altra traccia se non quella della propria invisibilità. L'autrice vuole sottolineare la cancellazione delle donne comuni e ripercorrere la storia del loro lento processo di emersione, attraverso divieti e dissuasioni, verso la strada per la parità. Per farlo ha evidenziato le costanti che caratterizzano la collocazione delle donne nel corso della storia, a partire da quella antica, proprio per far emergere la lentezza e la fatica con cui si è giunti alla condizione di oggi.

Divieti e dissuasioni - 78edizioni - Renata Borgato

Nel corso della storia, le società umane hanno quasi sempre assegnati ruoli diversi a uomini e donne, spesso gerarchici e diseguali. In molte culture, alle donne sono stati tradizionalmente attribuiti compiti legati alla cura della famiglia e della casa, mentre agli uomini erano riservati ruoli pubblici, politici ed economici. Questi modelli si sono radicati nelle strutture sociali, nelle istituzioni e nelle leggi, influenzando profondamente la vita delle persone.

La lotta per la parità di genere ha avuto momenti cruciali. Nel XIX secolo si sono originati i primi movimenti femministi in Europa e negli Stati Uniti, che chiedevano diritti civili e politici, come il diritto al voto. Nel XX secolo le donne hanno ottenuto gradualmente il diritto di voto, l'accesso all'istruzione superiore e al lavoro, grazie anche all'impegno nei conflitti mondiali. Negli anni '60-'70  il dibattito si è fatto più amplio includendo il diritto alla contraccezione, all'aborto, all'autodeterminazione e alla parità salariale.

Nonostante i grandi progressi, la parità di genere non è ancora una realtà in nessuna parte del mondo. Le donne continuano a guadagnare meno degli uomini a parità di mansione e il fenomeno è noto come  divario retributivo di genere . Inoltre, le donne tendono a essere impiegate in lavori precari o a bassa retribuzione. Ancora oggi la maternità rappresenta spesso un ostacolo alla carriera, mentre la paternità raramente comporta le stesse conseguenze professionali.

Per quanto riguarda l'istruzione, esistono ancora forti stereotipi che incoraggiano le ragazze a intraprendere una carriera in ambiti STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica).

Non va poi dimenticato che la violenza contro le donne è una delle più gravi violazioni dei diritti umani e rappresenta un ostacolo concreto alla parità ed è un problema trasversale che colpisce ogni fascia sociale e culturale.

Nelle istituzioni politiche, l e donne sono ancora largamente sottorappresentate e questo significa una minore possibilità di influenzare le leggi e le politiche che riguardano direttamente i diritti femminili.

La parità di genere è uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU (Goal 5). L'obiettivo è “raggiungere l'uguaglianza di genere e l'autodeterminazione di tutte le donne e ragazze”. Questo implica l'eliminazione della violenza, l'accesso universale all'istruzione, la partecipazione politica e l'emancipazione economica.

La parità di genere è un principio di giustizia. Non è un obiettivo utopico che richiede l'impegno delle istituzioni, delle comunità e dei singoli individui. Le disuguaglianze non scompaiono da sole: è necessario riconoscerle, nominarle e affrontarle con coraggio, determinazione e un attento uso del linguaggio. 

Renata Borgato è autrice, insieme all'avv. Fabrizio Salmi, del libro  La strada per la parità - 78EDIZIONI.

La strada per la parità - Borgato Salmi - 78edizioni
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