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La salute mentale come diritto fondamentale
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La salute mentale come diritto fondamentale

Ogni anno, il 10 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale , un'occasione per riflettere sull'importanza del benessere psicologico e per contrastare lo stigma che ancora troppo spesso accompagna chi vive situazioni di fragilità interiore. Parlare di salute mentale significa parlare di tutti noi, delle nostre relazioni, delle nostre debolezze, ma anche delle risorse che possiamo coltivare per prenderci cura di noi stessi e degli altri.

La salute mentale non è solo l'assenza di disturbi psicologici: riguarda il modo in cui affrontiamo la vita quotidiana, come gestiamo le emozioni, come ci rapportiamo agli altri e come riusciamo a realizzare i nostri progetti personali. È un diritto umano fondamentale, eppure spesso trascurato o stigmatizzato. La pandemia, i cambiamenti sociali e le pressioni quotidiane hanno reso ancora più evidente la necessità di parlarne apertamente e di costruire contesti di sostegno.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, una persona su otto nel mondo convive con un disturbo mentale. Ansia, depressione, stress cronico, disturbi alimentari e burnout non sono esperienze rare: appartengono a una parte consistente della nostra società. La sfida è imparare a riconoscerle, accoglierle senza giudizio e costruire reti di supporto.

La letteratura e la scrittura hanno da sempre un ruolo importante nell'affrontare i temi della mente e delle emozioni. Raccontare storie permette di dare voce a ciò che spesso resta nascosto, di creare empatia e di costruire ponti tra esperienze diverse. Un libro può diventare uno spazio sicuro, in cui riconoscere le proprie fragilità e scoprire di non essere soli.

La nostra casa editrice è impegnata nell'affrontare anche questi aspetti, proponendo ai lettori storie capaci di toccare corde profonde e di stimolare riflessioni importanti.

Nel libro L'uccellino giallo di Alessandra Marconato, il tema della fragilità viene trattato attraverso una narrazione simbolica e intensa. Con una scrittura delicata, l'autrice accompagna il lettore dentro un viaggio interiore. È un libro che parla anche di salute mentale senza mai nominarla esplicitamente, ma che restituisce in pieno la complessità dei vissuti emotivi.

Leggere L'uccellino giallo durante la Giornata Mondiale della Salute Mentale significa concedersi uno spazio di empatia e di ascolto verso se stessi e gli altri. È un invito a non avere paura della propria sensibilità e a riconoscere che anche la fragilità può essere una forma di ricchezza.

Un'altra preziosa proposta arriva da Identità Capaci di Sabrina Crapella, un libro che affronta i temi della crescita personale, dell'autenticità e della costruzione del sé.

La salute mentale passa anche attraverso la possibilità di riconoscere e accogliere la propria identità, in tutte le sue sfaccettature. Crapella mette in luce come i percorsi di vita siano spesso segnati da contraddizioni e conflitti, ma anche da straordinarie capacità di adattamento e di trasformazione. La sua narrazione restituisce la bellezza della pluralità, aprendo uno sguardo sulla capacità che ognuno ha di costruire significati, anche nei momenti più difficili.

In questo senso, Identità Capaci è un libro che parla di speranza e di possibilità: invita a guardare dentro di sé, a riconoscere i limiti senza negarli e a trasformarli in risorse per la crescita. È un testo che dialoga direttamente con la riflessione sulla salute mentale, ricordando che prendersi cura della mente significa anche prendersi cura della propria unicità.

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, dedicarsi a letture che affrontano questi temi è un gesto significativo perché indica l'aprirsi a nuove prospettive, ascoltare storie che non sempre trovano spazio nei discorsi pubblici e dare dignità alle esperienze che spesso vengono taciute.

Libri come L'uccellino giallo e Identità Capaci ci ricordano che parlare di salute mentale non è solo compito dei professionisti della psicologia o della medicina: è un compito collettivo, che coinvolge la società intera. La narrazione diventa così strumento di sensibilizzazione, di educazione e di empatia.

La promozione della salute passa anche dalla cultura. Leggere, scrivere, condividere esperienze: tutte queste attività hanno un impatto positivo sul benessere individuale e collettivo. La cultura apre possibilità di confronto, riduce l'isolamento e stimola la consapevolezza.

Per questo, le case editrici hanno un ruolo sociale: portare alla luce storie che parlano di fragilità, di resilienza e di identità complesse significa contribuire a costruire una società più attenta e inclusiva. La letteratura non guarisce, ma accompagna, sostiene e aiuta a immaginare alternative.

Celebrare la Giornata Mondiale della Salute Mentale significa ricordare che la mente è un terreno delicato, che merita attenzione e rispetto. È un invito a prenderci cura di noi stessi, ma anche a costruire comunità più solidali e comprensive.

Attraverso la lettura e la condivisione di storie, possiamo alimentare questo impegno. Perché parlare di salute mentale è parlare di umanità, e ogni pagina letta può diventare un passo verso una società più consapevole, accogliente e giusta.

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