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Giornata mondiale del bambino: crescere è un viaggio

Ogni 20 novembre si celebra la Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza, istituita dall’ONU per ricordare la Convenzione sui diritti dell’infanzia, approvata nel 1989.
È una giornata che richiama la nostra attenzione sul diritto dei bambini a essere ascoltati, protetti e rispettati, ma anche sul loro diritto più naturale e prezioso: crescere.

La crescita, però, non è un cammino lineare. È un viaggio fatto di scoperte, emozioni, incontri e cambiamenti.
Ed è proprio di viaggio (interiore) che parla Io in viaggio, scritto da Valentina Colucci e illustrato da Federica Fusi: un albo illustrato che racconta con delicatezza e poesia cosa significa diventare se stessi, passo dopo passo.

Ogni bambino, fin dalla nascita, è un piccolo viaggiatore.
Attraversa mondi nuovi (la scuola, l’amicizia, le prime scelte, le prime paure) e costruisce, giorno dopo giorno, la propria identità.

In Io in viaggio, la metafora del cammino diventa il filo conduttore di un racconto che parla a grandi e piccoli.
Le parole di Valentina Colucci e le illustrazioni di Federica Fusi si intrecciano per dare forma a un’esperienza universale: il viaggio della crescita come esplorazione di sé.

L’albo invita a rallentare, a osservare, a sentire.

Nel giorno dedicato ai bambini di tutto il mondo, questo libro ci ricorda che educare significa accompagnare e che ogni bambino ha un percorso unico.

La Giornata mondiale dell’infanzia non è solo un momento di celebrazione, ma anche di responsabilità.

Attraverso colori tenui, linee morbide e figure essenziali, il lettore, bambino o adulto, viene invitato a entrare dentro le emozioni, incontrando Arreso, Ditacco, Narciso e Stai-con-me.

La crescita non è mai un viaggio solitario.
Ogni bambino ha bisogno di adulti presenti, capaci di accogliere e comprendere.
Ma la presenza non significa controllo: significa cura, attenzione, fiducia.

Nel contesto di oggi, tra ritmi frenetici, pressioni scolastiche, iperconnessione, questa prospettiva è più che mai necessaria.
Essere adulti responsabili significa tutelare l’infanzia come tempo di libertà, non solo come preparazione all’età adulta, ma anche accompagnare ogni bambino e ogni bambina a scoprire e conservare la propria bussola. 

Celebrare la Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza non significa solo ricordare i diritti dei bambini, ma anche impegnarsi per renderli concreti.
Significa chiedersi che tipo di società vogliamo costruire, quali spazi offriamo ai più piccoli, quale ascolto dedichiamo alle loro emozioni.

Ogni libro, ogni scuola, ogni famiglia può essere un punto di partenza.

In un mondo che tende a spingere i bambini a crescere troppo in fretta, ricordiamo che la lentezza è parte del viaggio.
E che non esiste futuro più luminoso di quello costruito passo dopo passo, mano nella mano.

Il 20 novembre ci invita a guardare l’infanzia come un tempo da proteggere e valorizzare.

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